A Pistoia l’Assemblea pubblica di Confindustria Toscana Nord

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Daniele Matteini, presidente CTN - Foto concessa dall'Ufficio Stampa

“Fiscalità, motore di crescita e innovazione” tiene banco all’Assemblea pubblica CTN presso il pistoiese Teatro Bolognini. Varata la legge delega sul sistema tributario, discutere su riforma fiscale diventa strumento per superare dubbi e difficoltà che sinora l’hanno accompagnata, tematica ampiamente contestualizzata da Daniele Matteini, presidente di Confindustria Toscana Nord, Alessandro Fontana, direttore del Centro Studi Confindustria, Andrea Cabrini di ClassCnbc e Milano Finanza, quest’ultimo conduttore del talk coinvolgente il viceministro dell’Economia e delle finanze Maurizio Leo e il vicepresidente di Confindustria per il Credito, la finanza, il fisco, Emanuele Orsini.
 
Auspicare una tassazione supportante ricerca, cultura, sicurezza, scuola, sanità, è quanto ogni cittadino o azienda auspica per supportare servizi adeguati a tutti, aziende comprese, obiettivo disatteso per via di una politica fiscale che spesso contravviene quelle coerenza, cautela, competenza contributiva, inerenti misure impositive e modalità riguardanti introiti, ricognizioni, contenziosi. Matteini rammenta tali problematiche da arginare mediante una riforma che dia finalmente correttezza fiscale per crescere, anche attraverso indicazioni inerenti problematiche delle imprese presenti nel nostro territorio. Al riguardo, il presidente sottolinea quanto sia importante agire sul PIL creato attraverso il lavoro imprenditoriale, capace di produrre ricchezza, ma purtroppo fiscalmente penalizzato con conseguenze altresì toccanti la stasi dei consumi, problematica da superare attraverso una riduzione dell’aggravio fiscale. E la componente produttiva? La rivisitazione degli interessi passivi deducibili potrebbe diventare valido supporto per non perdere in competitività, supportandola anche con una riforma che rafforzi le regole sui crediti di imposta per ricerca e sviluppo, innovazione, design, Industria 4.0, spesso alterate postume con conseguente indebolimento degli strumenti. In tale contesto si inseriscono altresì problematiche legate alla concorrenza internazionale,  da supportare attraverso agevolazioni inerenti investimenti mirati da attivare senza grandi complicanze. In tal senso, Matteini sottolinea quanto la pressione fiscale debba essere costante alleata dell’industria attraverso politiche antievasione ed elusioni: Al fisco mancano ben 90 miliardi del solo 2022, provvidenziali per un alleggerimento fiscale, che dovrebbe altresì riguardare quella “tassa metaforica” legata alla inattività del sistema e fonte di ulteriori gravami per le imprese.

 

 

 

 

 

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