Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo il comunicato in oggetto
Il “museo della gratitudine” festeggia i dieci anni con un cartellone di eventi aperti a tutti
Da maggio a dicembre un calendario di eventi, tra questi la nuova edizione del festival
“The world in Florence”
Palazzo Coppini, dimora rinascimentale nel cuore di Firenze (nella centralissima via del Giglio 10, a pochi passi dalle Cappelle Medicee), Centro Studi Incontri Internazionali e sede delle collezioni “espressioni di gratitudine” di proprietà della Fondazione Romualdo Del Bianco, con una collezione di manufatti prestigiosi provenienti da 83 paesi diversi, celebra dieci anni di attività proponendo un calendario di eventi da maggio a dicembre, aperti a tutti. Palazzo Coppini è anche un Museo che, grazie alle proprie collezioni di “Espressioni di Gratitudine” dal mondo, opera nell’ottica di favorire una “social regeneration”.
Grazie agli auspici della Fondazione Romualdo Del Bianco, il Palazzo non è stato destinato come inizialmente previsto in residenza di lusso ed è stato destinato invece, con inaugurazione cittadina l’8 maggio 2013, in spazio aperto all’incontro, alla ricerca e al dialogo tre le culture del mondo. Palazzo Coppini rinnova lo spirito che ne fa luogo di accoglienza e di ospitalità, di apertura, di dono e di gratitudine.
In questi dieci anni Palazzo Coppini è stato riconosciuto come sede ideale per gli incontri e la sottoscrizione di accordi internazionali da parte di organizzazioni che ne condividono gli ideali, come ad esempio Icomos, Iccrom, UNWTO fino a realtà del territorio come l’Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti Fiorentini. A muoverne la direzione, ideali di pace, inclusione, consapevolezza, conoscenza e rispetto delle culture e tra le culture, considerati principi non derogabili nel perseguimento delle attività.
Palazzo Coppini è anche Centro Congressi, Studi e Incontri Internazionali aperto al contemporaneo, grazie a una nuova dotazione tecnica d’avanguardia, completamente ristrutturato, dotato di spazi per incontri, eventi, riunioni e convegni oltre a spazi espositivi e di accoglienza.
Dopo più di un trentennio di iniziative e di incontri scientifici internazionali all’insegna della multiculturalità e della riconoscenza, oggi gli spazi del Palazzo si aprono per diventare essi stessi una prova tangibile e intangibile del lavoro internazionale, interculturale e interdisciplinare dalla Fondazione Romualdo Del Bianco, in linea con quella che dovrebbe essere la vocazione di Sito per il Dialogo in una città Patrimonio dell’Umanità quale è Firenze. La fondazione è nata negli anni ’90 all’indomani della caduta del Muro di Berlino dall’intuizione di Paolo Del Bianco; nella sua rete internazionale sono presenti oltre 500 istituzioni di 111 paesi.
Dichiara Carlotta Del Bianco, presidente del Movimento Life Beyond Tourism Travel to Dialogue e della Fondazione Romualdo Del Bianco: “Con le nostre varie attività ci interessa continuare a promuovere e ad affrontare temi quali la tutela e la conservazione del territorio, dell’ambiente e del patrimonio culturale con una prospettiva di lungo termine, con l’opportunità di contribuire agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), in risposta alle difficoltà che il mondo contemporaneo ci presenta, come i cambiamenti climatici, le guerre e le incertezze del mercato globale. La valorizzazione e la consapevolezza delle comunità locali, della propria unicità culturale e naturale, rappresentano strumenti di fondamentale importanza per il benessere sociale e per uno sviluppo basato sulla reciproca conoscenza, sul rispetto, sulla solidarietà e sull’inclusione. Una governance trasversale ai diversi ambiti è certamente necessaria per l’allineamento delle azioni”, conclude.
Il programma si aprirà lunedì 8 maggio alle 18 con l’anteprima della mostra “L’arte raffinata delle lacche” a cura del dottor Francesco Civita. Esperto di Estremo Oriente e co-curatore delle collezioni del museo in Palazzo Coppini, propone un viaggio tra 48 lacche provenienti da Giappone, Cina, Russia e Ucrain, donate nel tempo come segno di gratitudine e di stima nei confronti della famiglia Del Bianco. Durante l’evento verranno mostrate le diverse lavorazioni della lacca che variano in base al paese di provenienza e il processo di realizzazione dei manufatti; inoltre sarà possibile visitare anche l’intera collezione del museo di Palazzo Coppini. La mostra sarà visitabile anche l’11, il 15 e il 18 maggio, ingresso libero su prenotazione al numero 0552382762 oppure scrivendo a info@palazzocoppini.org.
Il calendario del Decennale degli eventi di Palazzo Coppini continuerà il 23 maggio con l’incontro sul Budō, un’arte marziale, incentrata sulle connessioni mente-corpo dal titolo “L’integrazione di mente-corpo e salute mentale: una prospettiva Budō (武道)” in cui si parlerà, tra le altre cose, anche della cessazione del combattimento e delle ostilità mediante una condizione di disarmo dell’avversario e di sé stessi, aspirazione di questa particolare arte marziale giapponese, con Ornella Corazza dell’Università di Hertfordshire (UK), Hironobu Fujiwara dell’Università di Kyoto, Stefano Pallanti dell’Istituto di Neuroscienze di Firenze, l’ambasciatore culturale di Kyoto Eiji Horiuchi e Bernardo Cipollaro, insegnante al Jofukan Dojo di Firenze); il 20 giugno “Costume Colloquium 15 anni dopo – verso un futuro di sostenibilità“, approfondimento sul mondo della moda in tutte le sue molteplici forme, incluse quelle dello spettacolo, e la mostra “Tradizioni e abiti dal mondo nelle collezioni di Palazzo Coppini”, e l’intitolazione di una sala dedicata ad una delle iniziative speciali della Fondazione ‘Costume Colloquium’ che ha raggiunto 7 edizioni biannali con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni museali specializzati e di oltre 50 Paesi del Mondo.
E ancora: il 12 settembre “Eccellenza e Sostenibilità: un modello di Bellessere e FairPlay”, incontro promosso dalla Fondazione E-Novation per riflettere sui pilastri della nuova economia, con il focus sul Premio Eccellenza Italiana con il giornalista e presidente di E-Novation Massimo Lucidi; il 19 settembre “Le geometrie e la matematica della Cupola del Duomo di Firenze”, curato dall’esperto dell’opera del Brunelleschi, il professore Roberto Corazzi; dal 7 ottobre a dicembre la mostra “Firenze Nuova Atene” con la curatrice e architetta PhD del Ministero dei Beni Culturali della Grecia Marianna Savrami e lo scultore e pittore veneziano Andrea Valleri, autore delle opere in mostra; il 17 ottobre “Saperi e Sapori in Cattedra: Alchimie del Centro Europa 18 anni dopo”, una trasposizione in chiave culinaria dei classici seminari internazionali per studenti della Fondazione Del Bianco, volti a far vivere a Firenze ai giovani di vari Paesi e culture un’esperienza cognitiva e umana, di scambio, conoscenza, rispetto e amicizia, nato grazie all’impulso del Consolato Onorario della Repubblica Ceca in Toscana già promotore di undici edizioni del progetto realizzate dal 2005 al 2018.
A novembre, il clou del programma con “The world in Florence”, il festival dei Luoghi Parlanti®. La manifestazione internazionale coinvolge attivamente le comunità del mondo in un confronto sul tema del patrimonio come veicolo di pace e di coesione sociale, sul patrimonio locale, sulle espressioni culturali e tradizionali del territorio, per la loro protezione e per promuovere dinamiche e politiche di viaggio consapevoli, sostenibili e inclusive. La terza edizione si svolgerà dal 21 al 23 novembre con una mostra sulle diverse espressioni culturali dei territori attraverso pannelli interattivi, presentazioni di esperienze di buone pratiche di valorizzazione/promozione dei singoli territori, occasioni di confronto e formazione per studenti (anche di scuole fiorentine), “Learning Journey” con la presenza di studiosi di fama internazionale chiamati a riflettere su temi come le sfide da affrontare per la costruzione di un patrimonio culturale sempre più inclusivo e veicolo di pace.
Un modo per ripensare il turismo, nell’ottica di trasformare il viaggio in un’esperienza di inclusione, solidarietà e dialogo interculturale, insieme a un pool di oratori (nel 2022 si ricordano Mounir Bouchenaki, Francesco Bandarin, Michael Turner, Joe King, Aparna Tandon) provenienti dalle più prestigiose organizzazioni per la tutela e la valorizzazione del patrimonio, da UNESCO a ICCROM, ICOMOS e OurWorldHeritage, oltre a rappresentanti di istituzioni e università di tutto il mondo. Una direzione in cui si muove anche il progetto “Luoghi Parlanti”®, innovativo concept di turismo sostenibile tra tech e passaparola, sviluppato da Movimento Life Beyond Tourism – Travel to Dialogue, con un network che si estende dall’Europa all’Africa e le cui nuove tappe saranno al centro del festival (www.theworldinflorence.com) e la collaborazione di partner di spicco fra cui Touring Club Italiano.
Gli Spazi di Palazzo Coppini sono stati recentemente rinominati per ribadire il sentimento universale delle relazioni umane di collaborazione e amicizia per il dialogo interculturale che il luogo testimonia nel cuore storico di Firenze, ispirate ai vari progetti della fondazione.
Attualmente Palazzo Coppini può essere visitato gratuitamente su prenotazione ogni ultimo venerdì del mese; in corso un progetto per allargare le possibilità di visita grazie alla collaborazione con gli Amici dei Musei e Monumenti Fiorentini.
Dichiara il presidente degli Amici dei Musei e Monumenti Ulisse Tramonti: “La possibilità di garantire delle aperture straordinarie con i nostri volontari del Museo di Palazzo Coppini rappresenta un’importante opportunità di valorizzare il ruolo sociale perseguito dall’associazione e consentire alla cittadinanza di venire in contatto con una realtà cosi particolare e importante a livello internazionale. Anche la FIDAM ha scelto questa sede per uno dei propri incontri lo scorso aprile”.
Durante le visite è possibile conoscere le collezioni in mostra permanente, con oggetti donati provenienti da 83 paesi nel mondo, che spaziano dai costumi tipici di vari paesi alle maschere tradizionali giapponesi del teatro Noh in legno, dalle sculture e dagli oggetti d’arte a pezzi di alto artigianato e di uso quotidiano. I libri formano una biblioteca rara: oltre 8000 volumi scritti in 13 alfabeti e 53 lingue. Fra le curiosità, una Divina Commedia in cinese. La collezione di valore emotivo inestimabile è una testimonianza di come la fondazione sia riuscita a creare un dialogo interculturale profondo e continuo tra diversi popoli nel rispetto di ogni personale espressione della cultura, dell’arte, della musica e delle proprie usanze, portando nella capitale toscana, in uno dei suoi palazzi rinascimentali, un mondo intero.