Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo il comunicato in oggetto
Dal 6 giugno al 30 agosto 2024, nell’indirizzo fiorentino Rocco Forte Hotels,
in presentazione la mostra “Green Revolution” firmata dall’artista Ludmilla Radchenko in collaborazione con la storica Brancacci Art Gallery
Nella cornice dell’Hotel Savoy di Firenze, mercoledì 5 giugno 2024, in occasione della Giornata Internazionale dell’Ambiente, l’artista Ludmilla Radchenko ha presentato la sua personale “Green Revolution” nel vernissage di inaugurazione.
Attraverso una raccolta che vede in prevalenza ironia e stile pop, il messaggio “Green Revolution” – voluto dall’Hotel Savoy e realizzato con l’artista siberiana in collaborazione con la storica Brancacci Art Gallery di Firenze – ambisce a sensibilizzare rispetto a temi quali: la sostenibilità e la consapevolezza ambientale, declinati attraverso colori vivaci e materiali inusuali, che si fondono in opere rappresentanti un ponte tra culture diverse, a sottolineare l’importanza di una coscienza ecologica globale.
Ludmilla Radchenko – Chance to Live Forever, 2022 per Green Revolution presso Hotel Savoy, Firenze – Foto concessa dall’Ufficio Stampa
Aperta alla visita dal 6 giugno al 30 agosto 2024, la selezione di opere in “Green Revolution” presso l’Hotel Savoy presenta due serie distinte: “Brand Revolution” e “Reborn Fabrique du Fragrance”, entrambe frutto di una vis creativa dell’artista che si avvale di materiali di recupero tra cui gomma e polistirene, quest’ultimo valorizzato dall’attribuzione dello stile barocco in fase di riutilizzo. Da sempre sostenitrice dell’importanza delle politiche ambientali, Ludmilla rinnova il suo stile con colori e materiali di nuova concezione regalando nuova vita ad oggetti di scarto trasformandoli in arte. L’opera iconica della collezione “Green Revolution” di Ludmilla Radchenko è la sua reinterpretazione contemporanea e sostenibile di un oggetto iconico: il ventaglio, “Be Green Fan”, simbolo di connessione tra culture grazie alla sua origine orientale e alla sua diffusione in Occidente.
La mostra ha trovato supporto in Rocco Forte Hotels e Brancacci Art Gallery
Fonte: Uffcio Stampa Hotel Savoy
