Tre nuove opere di Sauro Cavallini ispirate alla pace negli spazi di Firenze Fiera

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Emilio Cavallini - Foto concessa dall'Ufficio Stampa di Firenze Fiera

Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo il comunicato in oggetto
Grazie alla collaborazione tra Firenze Fiera e il Centro Studi Sauro Cavallini da oggi organizzatori di eventi, congressisti, buyer, espositori e visitatori in arrivo al quartiere fieristico potranno ammirare tre nuove opere (due quadri e una scultura in bronzo) dell’artista Sauro Cavallini (La Spezia 1927 – Fiesole 2016), una delle ‘voci’ più forti e vibranti dell’arte italiana del Novecento.Nella sala d’ingresso e nel corridoio al piano terreno di Villa Vittoria (sede del Palazzo dei Congressi) sono stati collocati due Studi per il Monumento alla pace, lo scenografico gruppo monumentale in bronzo che Cavallini progettò e realizzò con uno straordinario mix di luce e forza vitale nei primi anni Settanta per il nuovo Centro Internazionale dei Congressi di Firenze e che dal 1977 è collocato nel giardino della Villa.Un deciso accordo cromatico fra il rosso delle figure (unite in un vibrante abbraccio ascensionale al centro) e il blu cobalto del fondo contraddistingue la Tempera su carta esposta nella Sala di ingresso. Il dipinto, eseguito nel 2001 (esposto nel 2018 all’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze nella mostra antologica sull’artista intitolata Luce e ombra) rappresenta una delle ultime opere del maestro Cavallini che iniziò a dedicarsi alla pittura quando la salute precaria gli vietò gli sforzi fisici imposti dal bronzo.Forme in movimento che si arrotondano nel loro fraterno slancio verticale verso il cielo sono anche il tema della seconda opera, la Sanguigna su carta esposta nel corridoio che costituisce il primo e più grande Studio (quasi tre metri) per il sopracitato Monumento alla Pace collocato nel giardino.A breve un’altra opera di Sauro Cavallini verrà collocata nella hall centrale del ristrutturato Palazzo degli Affari. Si tratta di una scultura intitolata la Nave Umana realizzata in bronzo nel 1982 che raffigura l’albero maestro di un vascello come una colonna di uomini slanciati verso il cielo con corpi coesi l’un l’altro, paradigma del valore della scoperta e auspicio di pace e fratellanza fra i popoli.I tre lavori di Sauro Cavallini vanno ad arricchire la collezione di arte contemporanea ospitata dal maggio 2021 al primo piano della villa con opere di Giovanni Maranghi, Paolo Staccioli, Giampaolo Talani, Franco Mauro Franchi, Andrea Stella, Elio De Luca, Lorenzo Bonechi, Franca Pisani, Fabio Calvetti, Luciano Pasquini, Francesco Nesi, Alessandro Reggioli, Marco Lodola e Venturino Venturi. “Ringrazio il presidente del Centro Studi Sauro Cavallini, Teo Cavallini, per la disponibilità ad esporre nei nostri spazi opere che fanno parte della ‘storia’ della nostra società – ha dichiarato Lorenzo Becattini presidente di Firenze Fiera – in quanto i due disegni furono realizzati come studio preparatorio e ‘rivisitazione’ del ‘Monumento alla pace’. La collaborazione con il Centro Studi rappresenta un ulteriore passo in avanti sulla strada intrapresa da Firenze Fiera nel campo della valorizzazione degli eventi culturali e dell’arte”.“Sono molto soddisfatto delle nuove collocazioni di queste tre opere di Sauro Cavallini che Firenze Fiera ha accolto nei suoi prestigiosi ambienti a distanza di 45 anni dalla collocazione del Monumento alla pace. L’iniziativa – ha commentato Teo Cavallini – anticipa la nuova mostra personale di Sauro Cavallini dedicata alla memoria, che il nostro Centro Studi organizzerà a Firenze nel 2023 in collaborazione con Regione Toscana, Museo della Deportazione di Prato e Fondazione Fossoli di Carpi, in Piazza del Duomo nelle sale di Palazzo Strozzi Sacrati, dove le inedite sculture degli anni Sessanta saranno attualissime portatrici di un accorato messaggio contro ogni forma di guerra e di violenza”.

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