BUONA LA PRIMA PER L’ALTRA TOSCANA

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Anteprima L'Altra Toscana- Foto concessa dall'Ufficio Stampa

Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo il comunicato in oggetto

 

Con questo appuntamento si è data l’opportunità di scoprire una Toscana diversa, che arricchisce la proposta vitivinicola della regione

 

Un bel debutto per questo evento che vuole essere un punto di partenza” spiega Francesco Mazzei, aggiungendo che “si tratta di un percorso che ha l’obiettivo di mettere in luce le diversità e le potenzialità di uno spaccato dell’enologia toscana estremamente variegato e interessante, soprattutto per i consumatori più curiosi”.

 

Sta per concludersi il primo appuntamento con L’Altra Toscana, la novità di quest’anno delle “Anteprime di Toscana” iniziate il 19 marzo con “PrimAnteprima 2022”, la giornata inaugurale della Settimana promossa da Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze e da Fondazione Sistema Toscana.

Giornalisti e operatori hanno potuto degustare oggi oltre trecentotrenta etichette di tredici diverse DOC e DOCG rappresentate dai dieci Consorzi di Tutela: Carmignano, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Cortona, Maremma Toscana, Montecucco, Orcia, Terre di Casole, Terre di Pisa e Valdarno di Sopra. Una Toscana del Vino diversa, meno conosciuta e ora più che mai pronta per farsi avanti.

Il Museo di Santa Maria Novella, concesso grazie alla collaborazione del Comune di Firenze, con il suo incredibile patrimonio artistico si è rivelato cornice perfetta per sottolineare il forte legame tra vino, cultura e territorio” spiega Francesco Mazzei presidente dell’Associazione L’Altra Toscana. “Nei calici speriamo che oggi i nostri ospiti siano riusciti a cogliere proprio la forza delle biodiversità e il carattere distintivo di ognuno dei territori presentati, uno spaccato della viticoltura toscana molto ampio e diversificato, tutto ancora da esplorare e con punte di qualità sempre più alte, circa 12 milioni di bottiglie che ogni anno sui mercati – specie quelli più attenti alle novità – si sanno far apprezzare”, conclude Mazzei.

“Se alcune denominazioni hanno confermato il loro status, tipo Carmignano e Chianti Rufina, attraverso soprattutto le vecchie annate, gli emergenti – non i minori – hanno dimostrato di meritarsi grande attenzione con uno stile più contemporaneo e proiettato ad intercettare i consumatori più giovani. L’Altra Toscana sicuramente rompe un po’ il campanilismo toscano portando avanti il messaggio dell’importanza del fare sistema”, racconta Gabriele Gorelli, Master of Wine che ha guidato le tre masterclass.

 

Una Toscana del vino sicuramente meno conosciuta ma altrettanto interessante, dove la viticoltura biologica primeggia e dove molteplici realtà, anche di piccole dimensioni, coltivano la vite da secoli. Una forte tradizione qui infatti si intreccia anche con approcci “alternativi” – in vigna e in cantina – proponendo una scelta ampia e curiosa: la diversità è proprio il valore aggiunto di questo gruppo.

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Le voci dai Consorzi:

Come prima edizione siamo soddisfatti, avevamo bisogno di un segnale positivo dopo il difficile periodo che si è dovuto affrontare; ovviamente vanno fatte delle migliorie ma credo che la direzione sia quella giusta. La nostra è una realtà piccola ma con forte tradizione e per noi questa è stata una vetrina a cui abbiamo aderito con entusiasmo”, Fabrizio Pratesi – Presidente Consorzio Carmignano

Noi siamo molto contenti della giornata di chiusura delle Anteprime perché c’è stata la possibilità di degustare territori diversi, a confronto sia sui tavoli sia nelle masterclass. Essere l’ultima giornata è sempre una sfida ma ritengo che abbiamo centrato l’obiettivo vista la partecipazione ampia della stampa internazionale, mi verrebbe da dire: dulcis in fundo“, Cesare Coda Nunziante – Presidente Consorzio Chianti Rufina

Sono molto contento perché finalmente i nostri vini sono tornati al centro, di fronte ad un pubblico attento che ci ha dedicato la giusta attenzione”, Moreno Petrini – Presidente Consorzio Colline Lucchesi

“L’atmosfera un po’ ovattata della location ha sottolineato un po’ quella che è la cifra stilistica delle nostre denominazioni. L’essersi trovati tutti assieme nell’organizzare questo evento ha dato sicuramente un’immagine di unità ai nostri vini, che con la degustazione seduta e con le masterclass hanno avuto la giusta attenzione e, seppur con qualche aggiustamento da fare, possiamo dire che questa è la giusta direzione. Si è notato il cambio di passo sicuramente rispetto alle altre edizioni”, Stefano Amerighi – Presidente Consorzio Cortona

“Il nostro Consiglio ha accolto con entusiasmo questa iniziativa. In collaborazione con gli altri Consorzi, stiamo continuando a dare un meritato riconoscimento ai diversi volti della Toscana. Nel Montecucco esiste un’espressione del territorio, vera e riconoscibile, che si riflette completamente nel vino e che diventa autenticità stessa del Sangiovese e del nostro Vermentino. È proprio questa la nostra carta vincente, l’autenticità, che viene ulteriormente esaltata dalla sensibilità dei produttori rispetto alle tematiche ambientali: in Montecucco circa l’85% di produzione è bio-certificata. Il nostro vino è un vascello di valori identitari e unici, ci auguriamo che una fetta sempre più ampia di consumatori internazionali inizi a conoscerlo e a ricercarlo” Giovan Battista Basile – Presidente Consorzio Tutela Vini Montecucco

Grazie alle masterclass di oggi la stampa internazionale ha potuto scoprire che il Sangiovese può sorprendere in questi terroir alternativi. Le cantine toscane hanno ancora voglia di sperimentare e di cercare nuove frontiere”, Donatella Cinelli Colombini – Presidente Consorzio Vino Orcia

L’Altra Toscana rappresenta molto bene lo spirito dei viticoltori del Consorzio Terre di Casole che, circa 20 anni fa, decisero di darsi un disciplinare che permettesse loro di valorizzare le singole peculiarità e quelle del territorio. Siamo orgogliosi di essere insieme a denominazioni prestigiose, territori di grande valore e firme che sono la storia della viticoltura ed enologia Toscana. Siamo convinti che ogni singola denominazione possa dare il proprio contributo per consolidare e accrescere la reputazione del brand Toscana, così come il Marchio Toscana accresce il valore dei nostri prodotti e delle nostre denominazioni. Per questo a breve chiederemo, come Consorzio Terre di Casole, di poter riportate “Toscana “nelle nostre etichette “, Paolo Caciorgna – Presidente Consorzio Terre di Casole

Dopo un periodo di chiusura come quello che abbiamo appena affrontato, i nostri vini avevano bisogno di una vetrina importante e costruita ad hoc; per il futuro sarebbe strategico forse non arrivare in chiusura della settimana delle Anteprime ma essere posizionati accanto a tutte le altre Anteprime che si svolgono nella città di Firenze, in un’ottica di razionalizzazione sia per i protagonisti sia per i giornalisti”, Nicola Cantoni – Presidente Consorzio Terre di Pisa

“In questa occasione il Valdarno di Sopra presenta le sue aziende e i nuovi millesimi, forte di una crescita della produzione certificata che si attesta sul 10% annuo, con una crescita degli associati del 15% e con un aumento significativo dell’utilizzo delle menzioni vigna e dei relativi toponimi in etichetta, segno del riconoscimento valoriale dei suoi terroir e della loro particolare vocazione”, Luca Sanjust – Presidente Consorzio Valdarno di Sopra

 

 

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