WELCOME IN MONTEROSOLA

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Paesaggi onirici costellano il Volterrano, sconfinate geometrie cangianti dal vellutato ocra al verde, dove dimorano originali architetture come Monterosala, parallelepipedi disuniformi dalle linee pulite, decise, aria medievale, che trovano ricongiungimento nel portico colonnato, riuscita progettazione contemporanea rispettosa della tradizione storica locale. Adagiato su un altopiano tra due valli boschive e colline protese verso costa, la tenuta si nutre di salutare brezza per viti rigogliose, supportate nella florida crescita da terreni variegati per composizione, mineralogia, drenaggio. Oltre 25 ettari in vigneto accarezzano uliveti, giardini, verdi pascoli, laghetto, creando un bucolico unicum accudito dagli imprenditori Thomaeus, Alberto Antoninini, arcinoto enologo wine maker, e Michele Senesi, agronomo innamoratissimo delle vigne, ne parla entusiasta come fossero figlie predilette, insomma una sinergica famiglia allargata attenta al benessere di terreno, vitigni, prodotto finale. L’avveniristica cantina vanta predilezione verso albori conoscitivi contadini e tecnologia eco-gravitazionale che, attraverso caduta guidata, riempie d’uva diraspata tondeggianti tini in cemento non vetrificato per attutire sbalzi termici, affusolati onde favorire una maggiore movimentazione del vino, poi posto nelle botti di ricercato rovere francese preservanti personalità territoriale. Rivolto a nord, questo spazio possiede temperatura ideale per essere incastonato in ambienti seminterrati tra voluminose intercapedini calpestabili lungo le mura perimetrali e tra solai sovrastanti, supportata in ciò dall’impianto ad energia geotermica, una manna per quei grandi vini intrisi di quel magico habitat che li genera. Originale azienda-giardino racchiusa tra Volterra, Chianti Classico e Costa Castagnetana, Monterosola si presta a tour, eventi privati, esperienze emozionali contando sul paesaggio spudoratamente bello e gastronomia artigianale rigorosamente prodotta nel circondario, condita dall’ottimo olio biologico aziendale, prova ne sono morbida ricotta, pane di ricercate farine, ortaggi bio, pasta fatta in casa, marmellate delicatissime, leccornie caserecce e, naturalmente, preziosi nettari identitari by Thomaeus, da assaggiare nella sala degustazioni rivestita in rovere, sotto il ventilato porticato dall’aria rinascimentale, nello spazio ristoro con punto vendita. In effetti, l’architettonica struttura si sviluppa a mezzacosta per ben 5 piani comprendenti altresì sala riunioni VIP (molto elegante), enoteca, terrazze panoramiche, cortili dominati dalla massiccia torre quadrangolare. Ogni pluripremiato vino possiede caratteristiche intrinseche legate al territorio, melange tra tradizione e alta tecnologia dalle note variegate, come ben sa Mastio, spiccato colore rubino, inebriante olezzo di frutta stagionata, fragola, ciliegia rossa, mandorla, perfetto mix tra finesse e vigore, tannini delicati, retrogusto munifico. E Canto della Civetta? Rubineo Merlot dal violaceo riverbero profumato di more, gusto prugnato con intromissioni in rose e quercia, terroso al palato e tannini molto decisi, che trovano equilibrio in una amena acidità. Dal gradevole giallo paglierino, Casseruola è un raffinato vermentino in purezza, nobilissimo nel profumo di fiori candidi, pesca bianca, pompelmo, pera, possiede gradita mineralità, tuttavia fresco, persistente, leggero al palato. La blasonata degustazione trova supporto in Crescendo, Corpo Notte, Indomito, Primo Passo e Grappa di Monterosola, ottimo digestivo dalla fragranza intensa, ricca, decisa nel gusto.

Info:

https://www.monterosola.com/

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