BACI RUBATI/COVID19

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Foto: Ufficio stampa

Un simbolismo espressivo plasma interessanti opere ospitate alla Tornabuoni Arte, richiamanti il primo lockdown tra segregazione e relazioni negate in una superba Firenze rinascimentale, ma tristemente vuota. Sessanta disegni  di Omar Galliani reagiscono all’affannoso distanziamento depauperante carezze, respiri, labbra non sfiorate,  quasi un drammatico silenzio quotidiano, restituendo contatto umano e mentale attraverso l’arte, alleata capace di combattere negazioni, allontanamenti, separazioni attraverso quella comunione umana ostacolata progressivamente dal Covid. L’artista elargisce quanto è stato spento attraverso quel forzato distacco tra individui, restituendo abbracci, scambievolezze, baci impressi nelle sue originali creazioni, così l’arte assurge ad elemento compensativo verso il reale intriso dalla negazione. Galliani racconta una giustificata esigenza di riconquistare la comunione umana tra simili attraverso il contatto fisico, che ricerca nei fotogrammi di schermi informatici affacciati sul mondo, grazie ai quali vede individui vicini ma evanescenti, bellissime opere a metà tra aspirazione e realtà, intenzioni e inattuabilità. In tal senso, la successione fotogrammetrica crea una sospirata unità spirituale tra uomini attraverso la vicinanza corporea.

Firenze. Galleria Tornabuoni Arte

6 maggio 2021 -2 luglio 2021

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