Manoscritti miniati, pagine artistiche rese tali da figure, marginalia, capolettera dipinte, meravigliose bizzarrie decorate con oro, argento e, più in là, colori accesi. Una grafia accurata e studiata spazia dalle robuste lettere romane all’oncile o mezzo onciale insulare, impreziosita da delicate illustrazioni perimetrali che, soprattutto, con l’avvento del colore davano vita alle immagini affascinando il lettore. Questo piccolo mondo onirico rivive nei preziosi gioielli d’arte trafugate presso istituzioni religiose ma, ora, recuperate dal Nucleo Tutela Patrimonio, esposti nella incantevole mostra ospitata presso la pittiana Sala delle Nicchie. Ospiti dell’augusto palazzo mediceo, manoscritti decorati, pagine e miniature ritagliati rammentato quanto sia ancora vulnerabile il nostro patrimonio storico-artistico, ma anche il prezioso lavoro svolto dai Carabinieri dell’Arte in tal senso, così l’interessante mostra propone al pubblico casi emblematici supportati da documentazioni ricostruenti dettagliatamente la storia delle opere esposte, soprattutto quelle manipolate per facilitarne la vendita illecita. Capacità multidisciplinari degli esperti hanno permesso di ricostruire la collocazione fisico-geografica dell’opera smembrata andando, spesso, oltre attraverso una certosina ricostruzione delle peculiarità caratterizzanti i piccoli capolavori ospitatati presso Palazzo Pitti nella secolare storia miniaturale.
STORIE DI PAGINE DIPINTE
